Città di Agropoli

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Panorama Sud per i 150 anni dell’Unità di Italia

La Città di Agropoli rientra nel programma degli eventi culturali nazionali del Comitato Italia 150 con un fitto calendario di manifestazioni, raggruppate sotto il comune titolo di Panorama Sud. Gli eventi, selezionati dal Comitato Tecnico Scientifico per le celebrazioni, presieduto dal Sindaco Franco Alfieri e coordinato dall'Assessore all'Identità culturale Francesco Crispino, si svolgono nei luoghi simbolo della città: la Casa Comunale, il Castello Aragonese, il costituendo Museo Civico delle Arti di Agropoli di Palazzo Cirota (ex Pretura).

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Con la presentazione al pubblico del volume dedicato ai cento preti ribelli del Cilento ed al garibaldino agropolese Filippo Patella, si apre ufficialmente per la nostra cittadina, il calendario degli eventi che dal 17 marzo 2011 celebrerà i 150 anni dell’Italia unita. Noi non festeggeremo questo avvenimento per dirci che tutto è andato magnificamente ieri e procede benissimo oggi, ma per sottolineare che a quel risultato, che trova pieno compimento solo con la liberazione di Trento e Trieste nel 1918, si è giunti grazie ad una aspirazione di secoli delle menti più alte di tutta l’Italia e con il sacrificio di tanti uomini e non poche donne che hanno creduto in una Italia unita che fosse anche un’Italia grande e migliore. Gli eventi previsti serviranno, io credo, a riflettere, più che a celebrare e dovrebbero offrire l’occasione per una sorta di esame di coscienza della Nazione, utile a ritrovare le ragioni - le nuove oltre che le vecchie - per cui è comunque meglio che l’Italia sia unita, con o senza federalismo, piuttosto che divisa. Il Risorgimento è un fenomeno storico che occupa un tempo abbastanza lungo, dalla fine del ‘700 fino al 1870, e di cui l’estrema appendice sarà la Grande Guerra. Fu sentimento comune di tutti i patrioti, anche dei moderati, che l’Italia avesse dei diritti storici all’unità e all’indipendenza dati dal suo grande passato, e la massima grandezza era stata certo quella di Roma antica. Si possono riconoscere degli squilibri tra le regioni d’Italia dopo l’unificazione, ma è indubbio che essa arriva al cinquantenario del Regno, nel 1911, complessivamente cresciuta, con un peso politico, militare, economico che prima, spezzettata, non aveva, e che nessuno stato regionale aveva. Oggi guardare al Risorgimento può anche dare un salutare modello al mondo politico: in poche altre occasioni i diversi “partiti” politici - e nel Risorgimento ve ne erano diversi anche entro i due grandi schieramenti dei liberal-moderati e dei democratici - hanno saputo anteporre uno scopo grande ed unico, l’indipendenza
e l’unità nazionale, ai propri progetti di organizzazione dello Stato, dell’economia e della società. Il mio augurio è che da tutti gli eventi previsti in calendario scaturiscano intense riflessioni, utili a comporre un quadro dialettico ampio, critico ed articolato sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia, così come si ci aspetterebbe da un moderno stato democratico europeo.

Avv. Francesco Alfieri - Sindaco di Agropoli


Le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia non hanno trovato l’amministrazione comunale impreparata tant’è che esse hanno già avuto un prologo nella terza edizione del “Settembre Culturale al Castello” dedicata al nostro concittadino che maggiormente si è distinto nell’epopea risorgimentale: Filippo Patella, sacerdote, rivoluzionario, garibaldino ed educatore. Lo scorso anno la rassegna, infatti, ha avuto quale sottotitolo “Aspettando il 150° anniversario dell’Unità d’Italia”. La giunta comunale, altresì, con deliberazione n. 333 del 21 ottobre 2010 ha istituito un comitato tecnicoscientifico, costituito da personalità qualificate appartenenti a diversi ambiti del mondo della cultura. Il compito di tale comitato è stato quello di pianificare, preparare, organizzare le iniziative legate alle celebrazioni e di coordinarsi con il “Comitato Italia 150” realizzatore del “Progetto Esperienza Italia”. Grande attenzione è stata posta al mondo della scuola ed agli eventi che vedranno in modo particolare protagonisti i giovani. Il ricco programma descritto in questa brochure sarà l’occasione per una riflessione ed un approfondimento, anche critico, su quelle pagine così importanti per la nostra storia. Sono conscio del fatto che oggi in tanti rifiutano, quasi con fastidio, questi momenti celebrativi accomunandoli alla retorica del passato. Ma come la storia ci insegna, l’attaccamento per la Nazione in cui si è nati, di cui si parla la stessa lingua e si conosce la cultura e per molti si condivide la religione, è un sentimento forte e reale, e contribuisce alla formazione del senso di cittadinanza. Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia cade in un momento di inaudita gravità per la vita nazionale: i giovani versano in una situazione fortemente precaria, l’ambiente è pesantemente compromesso, un colossale debito pubblico condiziona ogni riforma, la famiglia è in vistosa crisi, pertanto, ci sarebbe ben poco da celebrare ma, proprio questo anniversario ha sicuramente tanto da suggerire agli italiani. In nessuno degli anniversari del passato, né nel 1911 né tantomeno nel 1961, lo Stato unitario era stato messo in discussione così come accade oggi. Io, invece, credo fermamente in un nuovo rinascimento, in un nuovo risorgimento che possano creare i presupposti per una più forte coesione nazionale.

Francesco Alfieri - Assessore all'Identità Culturale


 

 

n° 1 allegato disponibile: