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La Fornace di Agropoli prende vita. Lo spazio culturale sito tra via Primo Maggio e viale Lombardia, nella giornata odierna ha aperto al pubblico. La sua attivazione, prevista nei mesi scorsi, è stata sospesa dalle disposizioni governative, causa Covid-19. Con il DPCM del 16 gennaio scorso c’è stato il via libera alla riapertura dei musei e quindi si è potuto dare seguito a quanto programmato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Adamo Coppola. Negli spazi adibiti presso la storica struttura hanno preso posto il museo “Acropolis” della Fondazione “Giambattista Vico” ed il museo storico dell’Archeologia Industriale, con la direzione scientifica di Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum e Velia.
«La nostra Città – afferma il sindaco Adamo Coppola – ha da oggi un nuovo spazio culturale attivo. La Fornace, che negli anni scorsi è stata acquisita al patrimonio pubblico ed è stata interessata da interventi di riqualificazione e recupero, conclusi con i lavori di arredo interno, ha aperto i battenti. Una nuova sfida che arriva a compimento ed arricchisce l’offerta turistica della nostra Città. Un altro simbolo, un nuovo gioiello che brilla nel panorama culturale cittadino, disponibile anche ad iniziative di artisti e associazioni del territorio».
«Ad Agropoli – dichiara Franco Crispino, consigliere con delega alla Cultura e Beni culturali – batte un nuovo cuore pulsante di cultura, rappresentato dalla Fornace. In questo momento particolare, la cultura è il faro che deve guidarci. E Agropoli può contare ora su un nuovo luogo dove arricchirsi dal punto di vista intellettuale e morale».
«In questo momento storico – sottolinea Luigi Maria Pepe, presidente della Fondazione “Vico” – è difficile purtroppo anche concedersi momenti di aggregazione. L’apertura di un museo è un momento di riscatto territoriale, un passo storico. E’ davvero importante creare un luogo dove la comunità si raccoglie per lo sviluppo territoriale, culturale e sociale. Sarà un museo dinamico, non statico e un luogo di raccolta di idee».
«Il museo “Acropolis” – spiega il filosofo e prof Vincenzo Pepe, presidente onorario della Fondazione “Vico” – è un atto d’amore verso la città. Un’iniziativa utile e bella non solo per il turismo, ma anche per la crescita culturale della Città alla quale sono fortemente legato. Raccoglie una pinacoteca di inestimabile prestigio e sarà anche sede di una biblioteca di oltre 2.000 volumi».
Il museo “Acropolis”, la cui direzione è affidata all’avv. Elena Foccillo, esporrà le antiche incisioni dei Piranesi e dei numerosi maestri del ‘700 e dell’800. Sarà inoltre possibile ammirare guaches del periodo del Grand Tour e reperti archeologici del V e IV secolo a.C.. La Fondazione “Vico” si è riservata di esporre nuove opere, tra le quali anche una prestigiosa creazione del famoso pittore cilentano Paolo De Matteis.
Presto, sempre all’interno della struttura, che è stata dotata di sistema di videosorveglianza, sarà possibile visitare e consultare una ricca biblioteca sul Cilento e sul brigantaggio, corredata di documenti di alto interesse storico.
Negli spazi dedicati al museo di Archeologia industriale, curati dall’architetto Costabile Cerone (progettista e direttore dei lavori di restauro della Fornace) sono presenti arredi da lavoro riprodotti secondo i modelli originali dell’epoca e pannelli descrittivi.
In ottemperanza alle nuove normative in materia di emergenza epidemiologica Sars Cov II, i Musei Riuniti presso la Fornace di Agropoli - Museo Storico dell’Archeologia Industriale e Museo Acropolis, saranno aperti al pubblico nei giorni feriali: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.00 ed il martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.00. Le visite saranno possibili previa prenotazione telefonica al numero 320 786 35 28 oppure allo 0974 827451.
Appena la situazione lo consentirà, verrà operata un’importante inaugurazione.